Alcune riflessioni sul nuovo skatepark di Vimercate

A Vimercate ha da poco inaugurato ufficialmente un nuovo skatepark pubblico# Skatepark Vimercate, in un quartiere di recente costruzione in via rossino.
Di solito non ci piace fare gli opinionisti e cose del genere, né spargere pessimismo, tuttavia pensiamo sia utile esprimere come associazione un parere su un impianto che se fosse stato fatto diversamente sarebbe diventato un vero luogo di aggregazione per molte persone di tutti i comuni della nostra area.
Infatti l'inaugurazione di un nuovo skatepark dovrebbe essere una lieta notizia, (e forse per qualcuno lo è), ma di sicuro per chi ha già avuto a che fare con skatepark e questioni varie, questa rappresenta l'ennesima occasione persa.
Certo, le strutture sono belle e ben fatte (!?), anche se diciamo più in linea con gli standard di costruzione dello scorso decennio.
Ma soprattutto, visto che sono realizzate totalmente in legno (strutture portanti comprese), quanto dureranno? chi le manterrà?...e quanti soldi pubblici o privati che siano, sono stati spesi per un'opera nata per essere fruita dal "pubblico".
A fare due conti si arriva facilmente a 100mila euro, tra strutture, pavimentazioni, luci e cancellate...
Se 10 anni fa difficilmente esistevano altre soluzioni rispetto al legno (ebbene anche noi abbiamo vissuto tutte le problematiche legate alla costruzione di un park in legno), ormai ci sono anche in Italia/Europa figure competenti per gestire la costruzione di uno skatepark in cemento, fornendo anche soluzioni di design più interessanti di quelle attuali.
Inoltre rispetto ad allora, oggi ci sono numerose associazioni di skateboard sul territorio, dalla Brianza a Milano, che avrebbero potuto esprimere dei suggerimenti prima che tutto questo fosse pensato, approvato e realizzato.
Ovviamente non va anche dimenticato che Vimercate è uno dei pochissimi paesi d'Italia con uno skatepark indoor #Ministero dello Skateboard ed un'associazione molto attiva, la quale da quanto sappiamo non è stata coinvolta in tutto questo processo, se non a posteriori. Era così difficile alzare il telefono o scrivere una mail?
Allora esprimiamo questa opinione perché ci dispiace vedere come gli operatori pubblici e privati si attivino sempre dopo per creare PARTECIPAZIONE con le comunità locali, sperando in questo modo che poi qualcuno si incarichi della gestione di un luogo, mal riuscito, e posizionato ai margini del territorio urbano, in un contesto non idoneo.
Concludendo, un'ultima domanda che sorge spontanea; perché costruire uno skatepark sotto dei bassissimi fili dell'alta tensione(ci avreste fatto un campo da calcio?) e dentro un doppio recinto di cancellate?
Per caso pensavate in questo modo di invogliare le persone ad utilizzare questo spazio!?